venerdì 20 maggio 2011

Fotografare l'arte II. Angeli barocchi. Passione e responsabilità civile nell'immaginario di Roma

Gli angeli che abbiamo fotografato a Ponte Sant'Angelo sono nettamente diversi dai molti angeli che vengono raffigurati nelle arti plastiche di altri parti del mondo. Non sono figure fanciullesche o femminili, non sono presenze eteree. Sono vigorosi corpi giovanili, posti sul Ponte che accoglie i pellegrini che arrivano in Vaticano, ossia nella porzione più propriamente cristiana della città di Roma. Sono "angeli civici", conservano, pur se coniugato con il carattere religioso dei simboli che li accompagnano, quel carattere preminente pubblico proprio della città di Roma che si esprime anche nel vigore e nella carnalità dei corpi strumento della sua vitalità.
Anche negli angeli del ponte dunque, Roma riflette il suo carattere di città che conserva le tracce del suo passato, legato indissolubilmente alla Roma Antica.  Nella Roma Antica, infatti, la religiosità aveva un carattere preminentemente pubblico, serviva a preservare la città e la sua fortuna.
Il permanere di molte concezioni di derivazione antica nella cultura e nei comportamenti cittadini è particolarmente visibile nell'arte. Un artista che debba produrre un'opera al giorno d'oggi così come nella Roma barocca, tanto più se questa dovrà far parte dell'arredo urbano della città, è costretto a fare i conti con un passato i cui resti sono così monumentalmente visibili. Questo sentimento  è espresso ad esempio nelle parole di Goethe, che volle soggiornare a Roma:
"Quando si considera un'esistenza come quella di Roma, vecchia di oltre duemila anni e più, e si pensa che è pur sempre lo stesso suolo, lo stesso colle, sovente perfino le stesse colonne e mura, e si scorgono nel popolo tracce dell'antico carattere, ci si sente compenetrati dei grandi decreti del destino."
Dunque, per capire Roma è necessario tener presente l'eredità che la sua storia le ha lasciato. Eredità fatta di una concezione della vita che poggia su principi molti differenti da quelli a cui fa riferimento attualmente la cultura occidentale.
La fotografia, dandoci l'occasione di soffermarci con maggiore attenzione su ciò che vediamo, ci aiuta a decifrare alcuni messaggi, posti spesso nelle opere d'arte, che ci parlano di questa eredità che rende la mentalità romana e italiana più ricca di sfumature e di significati rispetto a ciò che normalmete si è portati a pensare.

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