giovedì 31 marzo 2011

Mai senza batterie cariche ! Guida alla scelta delle batterie

Per la mia esperienza queste batterie e le Sony hanno una buona resa
Il sogno di chi possiede una fotocamera digitale è quello di potere disporre di un’autonomia energetica illimitata! OK, non è possibile, ma dotandovi di batterie agguntive potete scattare fotografie senza pensieri.
Le tipologie di batterie per fotocamere digitali sono essenzialmente due: batterie alcaline e batterie ricaricabili.
Tutti conoscete le batterie alcaline, cioè quelle comunemente in vendita nei supermercati. Facili da reperire, sia in Italia che all’estero, purtroppo non assicurano una lunga durata se usate nella fotocamera digitale, pur rappresentando un ottimo mezzo di emergenza quando la fotocamera inizia a fare le bizze fino a spegnersi.
Passiamo ora alle batterie ricaricabili. Sono spesso vendute insieme all’apposito caricabatterie. Più costose delle alcaline, le ricaricabili tuttavia garantiscono almeno 500 ricariche, quindi il risparmio appare subito evidente.
Esistono principalmente tre tipi di batterie ricaricabili:
  • nickel cadmio (NiCd). Meno sensibili alle temperature estreme e agli sbalzi termici, sono anche le più economiche. Subiscono il cosiddetto “effetto memoria”: la ricarica parziale che non corrisponde alla ricarica completa viene automaticamente considerata come il livello di ricarica massimo, mentre il livello non completo di scarica è memorizzato come quello di carica minimo; di conseguenza la batteria non fornisce la quantità di carica a cui corrisponde l’effettiva capacità, quindi l’uso ottimale prevede che sia portata a carica zero per poi essere completamente ricaricata; 
  • nickel metalidrato (NiMH). Considerate come l’evoluzione delle NiCd, hanno un arco di vita più breve e una maggiore sensibilità alle alte e basse temperature, ma la loro capacità permette di erogare circa il 30% in più di energia, nonostante occorra quasi il doppio del tempo per ricaricarle. Come le batterie Li-Ion, non subiscono l’effetto memoria, sebbene sia consigliabile effettuare ripetute ricariche complete per non influire sul ciclo di vita della batteria, che comunque è minore rispetto alle NiCd;
  • ioni di litio (Li-Ion). Più costose rispetto a quelle al nickel poiché dispongono di un circuito di protezione interno per assicurare il corretto voltaggio durante le fasi carica-scarica, sono più sensibili alle basse e alte temperature, che causano diminuzione di capacità. Non sono sottoposte al cosiddetto “effetto memoria” (si veda le NiCd, il cui tempo di durata rispetto alle Li-Ion è pari alla metà), pertanto si possono ricaricare senza preoccupazioni qualsiasi sia il livello energetico e senza dovere attendere il termine del ciclo di ricarica, anche se si consigliano cicli di carica-scarica completi per evitare l’effetto memoria digitale. Dopo 500/600 ricariche, l’autonomia delle Li-Ion inizia a subire un significativo decremento, sensibile anche se rimangono inutilizzate.

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